Il Comitato A.N.P.I. di Perugia ha partecipato al presidio anti-fascista del 7 febbraio in Corso Cavour a Foligno.

11 Febbraio 2015 Lascia un commento »

Sabato 7 febbraio dalle ore 16,30 alle ore 19,00, circa 120 persone hanno manifestato a Foligno per rimarcare la democraticità e l’antifascismo della città. Si sono ritrovati i gruppi giovanili dei partiti PRC, SEL, Fronte della gioventù comunista, insieme all’Associazione Casa Rossa di Spoleto, che per prima ha lanciato l’appello e ha messo in moto la manifestazione. Si è verificato un afflusso sovra-comunale, coagulato dalla protesta alla inaugurazione di una sede di Casa Pound. Anche l’ANPI ha partecipato con la sezione cittadina, la sezione di Bevagna, la sezione di Spoleto, insieme con alcuni componenti del Comitato Provinciale A.N.P.I. di Perugia Giulia Titta, Girolamo Barbini e della segreteria provinciale come i vice-Presidenti Franco Palini ed Alessandro Ciamarra ed il segretario Francesco Berrettini di Perugia ed il sottoscritto. Sono stati presenti i dirigenti regionali ANED, il sindaco di Bevagna, prof.ssa Annalita Polticchia e due consiglieri comunali PD di Foligno Elio Graziosi e Vincenzo Falasca.

E’ stata una manifestazione di sostegno alla coscienza libertaria, democratica e tollerante dei cittadini folignati, consapevoli che sia giunto il tempo di risposte pubbliche alle infiltrazioni di coloro che in metodi strumentali e in metodi culturali alimentano ideologie neofasciste e xenofobe “secondo la visione… gentiliana, pavoliniana e mussoliniana”. Al proposito l’ANPI si fa notare che si erode la democrazia anche assottigliando il numero dei rappresentanti parlamentari nelle Istituzioni, cancellando i riti e i momenti del voto collettivo, tagliando le Istituzioni elettive e di controllo, e sopprimendo il diritto dei cittadini di scegliere nelle urne elettorali i propri rappresentanti. Ormai l’indirizzo politico si sta allontanando dalla Costituzione democratica, a sovranità popolare, andando verso una democrazia oligarchica, con privilegi esclusivi per il ceto finanziario, i vertici dei partiti e della burocrazia e con netta separazione dal popolo.

In piazza vi era la presenza dell’ANPI anche per raccogliere questa protesta e questi timori. Ora, per la difesa della democrazia, noi parliamo di nuova Resistenza e parliamo di “Resistenti”. Resistenti contro i neofascismi, resistenti contro il negazionismo, resistenti contro il revisionismo, resistenti contro le politiche che tendono ad obliare e a far dimenticare la Resistenza. Non diciamo neo-partigiani, in quanto è doveroso moralmente e culturalmente conservare l’attributo Partigiani, senza deteriorarlo o camuffarlo, a tutti coloro che hanno combattuto con le armi e rischiando la vita per difendere l’Italia dalla RSI e liberarla dal nazifascismo nel 1943/45. A loro va il nostro riconoscimento e l’onore politico e storico. Con il tramonto della generazione dei Partigiani, che sono ormai 8.000 in tutta Italia, l’Associazione che è aperta a tutti i cittadini, pur rimanendo agganciata alle sue radici e alla Resistenza, sta iscrivendo le nuove generazioni e ne sta assorbendo lo spirito e i comportamenti. L’ANPI si propone a tutti i cittadini che si sentono antifascisti.

Ora e sempre Resistenza.

Giovanni Simoncelli

Presidente del Comitato Provinciale A.N.P.I. di Perugia

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