I Comitati provinciali di Perugia e di Terni dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, unitamente al Centro Pari Opportunità Regionale della Regione Umbria ed ai Comuni dell’Umbria, per commemorare il 70° della Resistenza e della Guerra di Liberazione dal nazifascismo, hanno organizzato sul tema una serie di conferenze. L’argomento verrà approfondito prendendo lo spunto dalla lettura del libro di Lidia Menapace, “Io Partigiana”, che, oltre alla sua autobiografia di resistente, è corredato da schede sul fascismo e sulla Repubblica Sociale Italiana, sulle lettere dei condannati a morte della Resistenza, sui canti partigiani, sugli Internati Militari Italiani, nei campi di prigionia ed altre. Per quanto ridotto è l’indicazione di un percorso da approfondire per conoscere la nostra storia e la costruzione del nostro Stato democratico. Con questi dibattiti si vuole indicare la volontà di raccogliere dalle mani di una Partigiana il testimone della Resistenza, dei suoi valori e delle sue idealità sociali. Lidia Menapace parteciperà alle conferenze, che si svolgeranno a Foligno, Todi, Terni, Perugia e Castiglione del Lago. Gli incontri con la scrittrice si svolgeranno da martedì 10 a domenica 15 febbraio. Il primo appuntamento è a Foligno, il 10 febbraio, alle 10 alla Sala Rossa di Palazzo Trinci; il 12 febbraio Lidia Menapace sarà a Todi, al Teatro dell’Isis “Ciuffelli Einaudi”, alle 9, e nel pomeriggio, alle 16, a Terni, alla Casa delle Donne. Venerdì 13 febbraio l’incontro è a Perugia, al Salone d’Onore di Palazzo Donini, alle 9; è prevista la presenza della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e della presidente del Centro regionale Pari opportunità Daniela Albanesi. Il ciclo di conferenze prosegue di nuovo a Foligno, nella Sala Fittaioli del palazzo comunale, sabato 14 febbraio alle 10, per concludersi domenica 15 febbraio, alle 10, a Castiglione del Lago, a Palazzo della Corgna. Due momenti conviviali permetteranno di conoscere Lidia Menapace più da vicino: il 12 febbraio, alle ore 19, alla libreria “3 Libretti sul Comò” di Foligno e domenica 15 febbraio, alle ore 13, a Castiglione del Lago. Per stare insieme e conoscerla più da vicino, sono stati anche programmati due momenti conviviali: il giorno 12, alle ore 19,00 a Foligno, presso la libreria “3 Libretti sul Comò”, corso Mazzini 45, per informazione tel- 0742 353174 ed il giorno 15 a Castiglione del Lago, alle ore 13,00, per un pranzo, per prenotazioni rivolgersi ad Ugolini Zaira 3332666028.
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Ciclo di conferenze in Umbria sulla Resistenza con la partigiana Lidia Menapace dal 10-15 Febbraio 2015.
11 Febbraio 2015Il Comitato A.N.P.I. di Perugia ha partecipato al presidio anti-fascista del 7 febbraio in Corso Cavour a Foligno.
11 Febbraio 2015Sabato 7 febbraio dalle ore 16,30 alle ore 19,00, circa 120 persone hanno manifestato a Foligno per rimarcare la democraticità e l’antifascismo della città. Si sono ritrovati i gruppi giovanili dei partiti PRC, SEL, Fronte della gioventù comunista, insieme all’Associazione Casa Rossa di Spoleto, che per prima ha lanciato l’appello e ha messo in moto la manifestazione. Si è verificato un afflusso sovra-comunale, coagulato dalla protesta alla inaugurazione di una sede di Casa Pound. Anche l’ANPI ha partecipato con la sezione cittadina, la sezione di Bevagna, la sezione di Spoleto, insieme con alcuni componenti del Comitato Provinciale A.N.P.I. di Perugia Giulia Titta, Girolamo Barbini e della segreteria provinciale come i vice-Presidenti Franco Palini ed Alessandro Ciamarra ed il segretario Francesco Berrettini di Perugia ed il sottoscritto. Sono stati presenti i dirigenti regionali ANED, il sindaco di Bevagna, prof.ssa Annalita Polticchia e due consiglieri comunali PD di Foligno Elio Graziosi e Vincenzo Falasca.
E’ stata una manifestazione di sostegno alla coscienza libertaria, democratica e tollerante dei cittadini folignati, consapevoli che sia giunto il tempo di risposte pubbliche alle infiltrazioni di coloro che in metodi strumentali e in metodi culturali alimentano ideologie neofasciste e xenofobe “secondo la visione… gentiliana, pavoliniana e mussoliniana”. Al proposito l’ANPI si fa notare che si erode la democrazia anche assottigliando il numero dei rappresentanti parlamentari nelle Istituzioni, cancellando i riti e i momenti del voto collettivo, tagliando le Istituzioni elettive e di controllo, e sopprimendo il diritto dei cittadini di scegliere nelle urne elettorali i propri rappresentanti. Ormai l’indirizzo politico si sta allontanando dalla Costituzione democratica, a sovranità popolare, andando verso una democrazia oligarchica, con privilegi esclusivi per il ceto finanziario, i vertici dei partiti e della burocrazia e con netta separazione dal popolo.
In piazza vi era la presenza dell’ANPI anche per raccogliere questa protesta e questi timori. Ora, per la difesa della democrazia, noi parliamo di nuova Resistenza e parliamo di “Resistenti”. Resistenti contro i neofascismi, resistenti contro il negazionismo, resistenti contro il revisionismo, resistenti contro le politiche che tendono ad obliare e a far dimenticare la Resistenza. Non diciamo neo-partigiani, in quanto è doveroso moralmente e culturalmente conservare l’attributo Partigiani, senza deteriorarlo o camuffarlo, a tutti coloro che hanno combattuto con le armi e rischiando la vita per difendere l’Italia dalla RSI e liberarla dal nazifascismo nel 1943/45. A loro va il nostro riconoscimento e l’onore politico e storico. Con il tramonto della generazione dei Partigiani, che sono ormai 8.000 in tutta Italia, l’Associazione che è aperta a tutti i cittadini, pur rimanendo agganciata alle sue radici e alla Resistenza, sta iscrivendo le nuove generazioni e ne sta assorbendo lo spirito e i comportamenti. L’ANPI si propone a tutti i cittadini che si sentono antifascisti.
Ora e sempre Resistenza.
Giovanni Simoncelli
Presidente del Comitato Provinciale A.N.P.I. di Perugia
il Comitato A.N.P.I. di Perugia e la sezione di Foligno invitano i cittadini umbri al presidio pubblico antifascista per oggi alle ore 16,30 a Foligno
7 Febbraio 2015
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA
COMITATO PROVINCIALE dI PERUGIA
APPELLO
A tutti i cittadini, alle forze politiche e partitiche, ai sindacati degli operai, degli artigiani e dei commercianti, alle associazioni di volontariato, agli ordini dei professionisti, agli studenti e ai pensionati,
per mostrare con la vigilanza e il dovere civico
la nostra coscienza tollerante e libertaria,
la nostra cultura dei diritti personali e collettivi,
e riaffermare la nostra Costituzione fondata sulla Resistenza
e la Guerra di Liberazione
contro tutte le organizzazioni che professano una ideologia dittatoriale e xenofoba, sempre più presenti in Italia e nella nostra Regione,
per costituire un presidio pubblico antifascista
sabato 7 febbraio 2015, alle ore 16,30
presso Porta Romana, Corso Cavour, a Foligno
La sezione di Foligno e il Comitato provinciale ANPI di Perugia
Il Comitato A.N.P.I. di Perugia esprime critiche nei confronti delle manifestazioni a Città di Castello
6 Febbraio 2015Il Comitato A.N.P.I. di Perugia, durante la riunione del 31/1 ha espresso critiche politiche e preoccupazioni nei confronti della manifestazione a Città di Castello promossa da Casa Pound ed ha sottoscritto questo comunicato:
Il Comitato A.N.P.I. di Perugia invita i cittadini a Terni per la celebrazione in ricordo della partenza del Raggruppamento Cremona
31 Gennaio 2015COMUNE DI TERNI – PROVINCIA DI TERNI – A.N.P.I. PROVINCIALE TERNI.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE CREMONINI, GRUPPO COMBATTIMENTO “CREMONA” TERNI.
PARTENZA DEI VOLONTARI TERNANI NEL “GRUPPO COMBATTIMENTO CREMONA”: CELEBRAZIONI 70 ° ANNIVERSARIO
INVITO
A PARTECIPARE, LUNEDI 2 FEBBRAIO 2015,
ALLA CERIMONIA COMMEMORATIVA DELLA PARTENZA DEI 300 VOLONTARI TERNANI NELLA DIVISIONE “CREMONA” DEL RICOSTITUITO ESERCITO ITALIANO. (GUERRA DI LIBERAZIONE NAZIONALE 1945). INTERVENGONO LE MASSIME AUTORITA’ DELLA CITTA’ DI TERNI.
PROGRAMMA:
ORE 10,30
RADUNO DELEGAZIONI, AUTORITA’ MILITARI E CIVILI, ASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE E D’ARMA, SCOLARESCHE E CITTADINI
IN PIAZZA SOLFERINO A TERNI
ORE 11,00
CELEBRAZIONE UFFICIALE
ORE 11,30
DEPOSIZIONE CORONA PRESSO LA LAPIDE IN PIAZZA SOLFERINO.
La Segreteria dell’A.N.P.I. di Perugia aderisce all’appello della Segreteria Nazionale su Senato e legge elettorale
24 Gennaio 2015La Segreteria del Comitato A.N.P.I. di Perugia, nella sua riunione del 21/1 presso la sede della Cgil di Perugia, nuova sede del Comitato, ha aderito all’appello della Segreteria Nazionale dell’A.N.P.I. del 16/1 sulle riforme istituzionali e sulla legge elettorale, recentemente approvata alla Camera. Nella prossima riunione del Comitato Provinciale del 31/1 la Segreteria cercherà di coinvolgere le sezioni comunali del territorio umbro, per organizzare delle iniziative per sensibilizzare la cittadinanza sui drastici cambiamenti nel sistema di rappresentanza dei cittadini previsti dalle riforme. Pubblichiamo per intero l’appello dell’A.N.P.I. Nazionale.
Questo appello in difesa della democrazia verrà inviato agli organi di stampa, a tutti i parlamentari e ad esponenti dei gruppi e dei partiti. Verrà inoltre diffuso, a cura delle organizzazioni periferiche dell’ANPI – e auspicabilmente di qualunque associazione vi abbia interesse – alla più larga sfera di cittadini, ai fini di una corretta, completa e necessaria informazione.
Il 29 aprile 2014 l’ANPI Nazionale promosse una manifestazione al teatro Eliseo di Roma col titolo “Una questione democratica”, riferendosi al progetto di riforma del Senato ed alla legge elettorale da poco approvata dalla Camera.
Da allora, molta acqua è passata sotto i ponti; ma adesso che si vorrebbe arrivare ad un ipotetico “ultimo atto” (l’approvazione da parte del Senato della legge elettorale in una versione modificata rispetto al testo precedente, ma senza eliminare i difetti e le criticità; e l’approvazione, in seconda lettura, alla Camera della riforma del Senato approvata l’8 agosto scorso, senza avere eliminato i problemi di fondo) è necessario ribadire con forza che se passeranno i provvedimenti in questione (pur non in via definitiva) si realizzerà un vero e proprio strappo nel nostro sistema democratico. Non è più tempo di inascoltate argomentazioni e bisogna fermarsi all’essenziale, prima che sia troppo tardi.
Una legge elettorale che consente di formare una Camera (la più importante sul piano politico, nelle intenzioni dei sostenitori della riforma costituzionale) con quasi i due terzi di “nominati”, non restituisce la parola ai cittadini, né garantisce la rappresentanza piena cui hanno diritto per norme costituzionali. Una legge elettorale, oltretutto, che dovrebbe contenere un differimento dell’entrata in vigore a circa un anno, contrariamente a qualunque regola o principio (le leggi elettorali si fanno per l’eventualità che ci siano elezioni e non dovrebbero essere soggette ad accordi particolari, al di là di ogni interesse collettivo).
Quanto al Senato, l’esercizio della sovranità popolare presuppone una vera rappresentanza dei cittadini fondata su una vera elettività. Togliere, praticamente, di mezzo, una delle Camere elettive previste dalla Costituzione, significa incidere fortemente, sia sul sistema della rappresentanza, sia su quel contesto di poteri e contropoteri, che è necessario in ogni Paese civile e democratico e che da noi è espressamente previsto dalla Costituzione (in forme che certamente possono essere modificate, a condizione di lasciare intatte rappresentanza e democrazia e non sacrificandole al mito della governabilità).
Un sistema parlamentare non deve essere necessariamente bicamerale. Ma se si mantiene il bicameralismo, pur differenziando (come ormai è necessario) le funzioni, occorre che i due rami abbiano la stessa dignità, lo stesso prestigio, ed analoga elevatezza di compiti e che vengano create le condizioni perche l’eletto, anche al Senato, possa svolgere le sue funzioni “con disciplina e onore” come vuole l’articolo 54 della Costituzione. Siamo dunque di fronte ad un bivio importante, i cui nodi non possono essere affidati alla celerità ed a tempi contingentati.
In un momento di particolare importanza, come questo, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, affrontando i problemi nella loro reale consistenza e togliendo di mezzo, una volta per tutte, la questione del preteso risparmio con la riduzione del numero dei Senatori, perché uguale risultato potrebbe essere raggiunto riducendo il numero complessivo dei parlamentari.
Ai parlamentari, adesso, spetta il coraggio delle decisioni anche scomode; ed è superfluo ricordare che essi rappresentano la Nazione ed esercitano le loro funzione senza vincolo di mandato (art. 67 della Costituzione) e dunque in piena libertà di coscienza.
Ai partiti, se davvero vogliono riavvicinare i cittadini alle istituzioni ed alla politica, compete di adottare misure e proporre iniziative legislative di taglio riformatore idonee a rafforzare la democrazia, la rappresentanza e la partecipazione anziché ridurne gli spazi.
Ai cittadini ed alle cittadine compete di uscire dal rassegnato silenzio, dal conformismo, dalla indifferenza e far sentire la propria voce per sostenere e difendere i connotati essenziali della democrazia, a partire dalla partecipazione e per rendere il posto che loro spetta ai valori fondamentali, nati dall’esperienza resistenziale e recepiti dalla Costituzione.
L’Italia può farcela ad uscire dalla crisi economica, morale e politica, solo rimettendo in primo piano i valori costituzionali e le ragioni etiche e di buona politica che hanno rappresentato il sogno, le speranze e l’impegno della Resistenza.
Dipende da tutti noi.
L’ANPI resterà comunque in campo dando vita ad una grande mobilitazione per informare i cittadini e realizzare la più ampia partecipazione democratica ad un impegno che mira al bene ed al progresso del Paese.
La Segreteria Nazionale ANPI
16 gennaio 2015
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