A.N.P.I.
A S S O C I A Z I O N E N A Z I O N A L E P A R T I G I A N I D ’ I T A L I A
COMITATO NAZIONALE
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Roma, 26 settembre 2012
Forza Nuova ha deciso di scendere in piazza, anzi su parecchie piazze d’Italia, il 29
settembre prossimo. E’ una vergogna! Già da tempo denunciamo il rifiorire di rigurgiti
fascisti, in tante forme, ma sempre con i soliti vessilli, i soliti richiami a ideologie fasciste e
naziste, da tempo sconfitte e superate. Adesso, abbiamo la concomitanza di undici
manifestazioni in altrettante piazze; e per parlare di “futuro”, ma soprattutto di “rivoluzione”.
Ci sarà qualcuno che abbia il “coraggio” di vietarle?
Ci sarà qualcuno – nelle istituzioni pubbliche – che abbia chiara la concezione che emerge
da tutta la Carta Costituzionale, di assoluta contrarietà ad ogni forma di fascismo?
Ci sarà qualcuno che ricorderà che il fascismo è anche quello delle leggi razziali e delle
persecuzioni contro gli ebrei e che questo basta, da solo, per rendere penalmente
illegittima, ai sensi della legge “Mancino”, qualunque manifestazione che a quella ideologia
si richiami, o ne faccia apologia o mostri di volerne continuare, in qualunque forma, la
tragica esperienza? Ci sarà qualcuno che comprende la gravità della parola “rivoluzione”,
specialmente in bocca di forze fasciste?
Vorremmo tanto che fosse così, che Governo, Ministero degli interni, Prefetti, Questori
avessero sotto mano la Carta Costituzionale e verificassero l’incompatibilità con essa
delle manifestazioni preannunziate, traendone le conseguenze. Soprattutto, vorremmo che
si considerasse che non si tratta (solo) di un problema di ordine pubblico, ma di coerenza
con i principi costituzionali.
A tutti coloro che sono preposti a queste funzioni, a partire dai vertici, chiediamo
dunque di essere coerenti con la Costituzione a cui hanno giurato fedeltà e di
impedire lo scempio che si intende proporre nelle nostre città e particolarmente in
quelle che tanto hanno sofferto per colpa del fascismo e che hanno sempre
dimostrato una netta e precisa volontà antifascista.
Un appello particolare lo rivolgiamo al Ministro degli interni, che in varie occasioni
ha mostrato saggezza e coerenza democratica: intervenga e faccia il suo dovere,
impartendo le opportune disposizioni per tranquillizzare i tanti cittadini che fremono
al solo ricordo del fascismo e non tollerano che chicchessia ce ne riproponga
l’immagine ed i simboli, arricchendoli con propositi “rivoluzionari”.
Noi vigileremo, per parte nostra; ma il compito fondamentale è di chi è stato delegato a
garantire, ad ogni livello, l’assoluto rispetto dei fondamenti e dei principi di una
Costituzione profondamente e intrinsecamente antifascista.
La democrazia deve essere difesa e garantita, prima di tutto, da parte dei pubblici poteri.
Ad essi ci rivolgiamo perché vogliano e sappiano svolgere il ruolo che loro spetta in un
Paese democratico.
Carlo Smuraglia
Presidente Nazionale ANPI